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Un impulso
volontario, rappresentato da un’immagine mentale motoria o schema
ideomotorio, mette in funzione il centro corticale, cerebrale, da esso
parte l'impulso volitivo propagandosi, per mezzo dei nervi efferenti e
neuromotori, fino a raggiungere la placca motoria terminale delle fibre
di uno o più muscoli, ove provoca, attraverso un processo fisio-chimico,
la contrazione, ossia la trasformazione dell'energia
potenziale in movimento voluto.
Lento
quando ha lunga durata;
Rapido quando è eseguito con la massima velocità;
Di scatto quando ha rapida esecuzione iniziale;
Tronco quando ha arresto brusco;
Energico quando richiede massima vigoria;
Blando quando richiede scarsa tensione muscolare;
Moderato quando ne richiede una quantità modesta;
Intenso quando ne richiede grande quantità;
Violento quando ne richiede la massima quantità;
Abbandonato quando è soggetto alla forza di gravità e all'inerzia.
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I movimenti automatici sono particolarmente utili, perché permettono di economizzare energie nervose che possono essere diversamente impiegate.
Se ne avvale in particolar modo la pratica sportiva per l'acquisizione dello stile e della tecnica.
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Oltre ai riflessi semplici ci
sono quelli condizionati (Pavlov.).
I riflessi condizionati sono educabili, quelli semplici sono inibibili.
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a). Considerati in rapporto alla causa che li determina:
Attivi: quelli generati dalla volontà del ginnasta;
Passivi: quelli provocati dalla forza di gravità, dall'inerzia o da forze estranee (compagno, operatore).
b). Considerati
in rapporto allo spazio:
Eseguiti sul posto;
Di traslocazione.
c). Considerati in rapporto alle parti del corpo interessate:
Semplici: effettuati da un solo segmento o da segmenti omologhi e che non possono essere scomposti in movimenti di diversa natura;
Composti: effettuati da un solo segmento o da segmenti omologhi e prodotti da due o più azioni contemporaneamente (flessioni avanti e rotazioni del busto);
Combinati: effettuati da due o più parti diverse del corpo nello stesso tempo (piegare le gambe e slanciare le braccia in alto).
d). Considerati in rapporto alla loro ripetizione durante l'esecuzione:
Continui o di seguito: si ripetono continuamente nella stessa direzione;
Successivi: si ripetono in direzioni diverse ritornando dopo ogni movimento alla posizione iniziale;
Alternati: si ripetono da una direzione a quella opposta direttamente senza arresto nella posizione Intermedia.
e). Considerati
in rapporto alla forma:
Analitici: localizzati in una prestabilita parte del corpo, senza l'intervento di altre che devono essere immobilizzate (flessioni, estensioni, elevazioni);
Sintetici:
eseguiti con continuità seguendo andamenti curvilinei (oscillazioni,
circonduzioni, spirali),
Globali:
impegnano l'intero sistema muscolare interessando tutte le parti del corpo
(es. ai grandi attrezzi,
giochi, sport).