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VADEMECUM  DELLO  SPORTIVO

ALIMENTAZIONE Concetti generali



ATTIVITA’ FISICA
FISIOLOGIA MUSCOLARE

PREFAZIONE
Ho voluto raccogliere in modo sintetico e chiaro, dati ed informazioni estrapolate da testi scientifici (vedasi le referenze). In esso si parla solo di prodotti naturali e non di anfetamine e steroidi anabolizzanti di natura chimica. Con questo non si vuole sostituire il valido supporto del medico e/o del direttore tecnico, ma aiutare a comprendere meglio gli argomenti trattati. La lettura di esso è, pertanto, consigliabile a tutti.

 
 

INTRODUZIONE



La pratica sportiva costituisce senza dubbio un elemento della salute se intelligentemente condotta a vantaggio dell’organismo.

La nutrizione gioca un ruolo importante nello sport poiché permette di eliminare la comparsa della fatica, di presentarsi nelle migliori condizioni agli allenamenti, di recuperare più in fretta le energie.

Considerate le moderne abitudini di vita spesso veniamo a mancare di qualche nutriente necessario (soprattutto per chi svolge un’attività sportiva) come le vitamine, i minerali, gli aminoacidi e le proteine.

Quest'opuscolo fornisce delle indicazioni di massima sull’alimentazione e sulla supplementazione per mantenere la buona salute e l’efficienza psicofisica.
 
 

ALIMENTAZIONE:concetti generali.
 
 

Oggi più che mai l’alimentazione riveste un ruolo importante, se non addirittura strategico. La moderna scienza dell’alimentazione e gli atleti hanno evidenziato l’importanza di una sana dieta per ottenere un certo equilibrio psicofisico.
Il corpo è una macchina veramente efficiente e delicata: questi ha bisogno di tutti quei nutrienti quali proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali in forma bilanciata dai quali attingere forza e vitalità.
 
 

PROTEINE o PROTIDI.



Questo termine, coniato da Mulder nel 1938, indica un gruppo di sostanze caratteristiche di tutti gli esseri viventi, costituito da carbonio, azoto, idrogeno, e ossigeno, oltre a zolfo e fosforo. Parlando d'alimenti li dividiamo in plastici ed energetici, in base alla funzione predominante svolta dai loro elementi. I protidi o proteine svolgono funzioni basilari, come la formazione del materiale contrattile dei muscoli, la formazione degli enzimi, degli ormoni e degli anticorpi; hanno funzione di trasporto dal tubo digerente all’interno dei vili intestinali.

La struttura delle proteine è molto complessa. Essa, infatti, è costituita da composti più semplici denominati AMINOACIDI.

Le proteine alimentari contengono una ventina d'aminoacidi, ma soltanto otto di essi sono considerati essenziali, in quanto non possono essere prodotti metabolicamente, quindi, devono essere assunti attraverso l’alimentazione.

La quantità di proteine necessaria per rimpiazzare quelle bruciate dai vari organi, si aggira intorno ad un 1-1,5 g per Kg corporeo. L’utilizzo di quantità proteiche dipende dal metabolismo di ciascuno di noi. Soprattutto in fase preparatoria si deve aumentare l’assunzione di proteine da 2-2,5 g per Kg corporeo secondo lo sport praticato.

Digestione delle proteine: per essere utilizzate le proteine subiscono una serie di trasformazioni, dette idrolisi, ad opera degli enzimi dell’apparato digerente fino alla liberazione delle loro unità costitutive, gli aminoacidi. Dopo di che gli aminoacidi assorbiti sono pronti per la sintesi di nuove proteine.

Valore biologico: la qualità delle proteine alimentari é determinata del contenuto in amminoacidi che dovranno essere utilizzati per la sintesi di nuove proteine dell’organismo.

Da questo punto di vista le proteine sono tutte uguali, ma saranno di migliori qualità quelle che non presenteranno carenze soprattutto in aminoacidi essenziali.

Ruolo della nutrizione sportiva e nel lavoro muscolare: ormai è riconosciuta da tutti l’importanza dei protidi nel lavoro muscolare. La loro funzione è essenzialmente plastica, di rinnovo del tessuto muscolare, e d'eventuale incremento, mentre il ruolo energetico è svolto principalmente dei glucidi e dei lipidi.

Una quantità insufficiente fa diminuire la forza muscolare in assoluto e tutte le risposte psicomotorie. Nell’attività muscolare intensa c’è un aumento dei processi che liberano energia e questi si accompagnano da un aumento del fabbisogno proteico: la quantità proteica come percentuale calorica è di 15-20% del totale calorico fornito dalla dieta.
 


LIPIDI o GRASSI



I lipidi, o grassi, sono sostanze nutritive ad alto valore energetico che permettono il trasporto delle vitamine liposolubili (A, D, E), intervengono nella formazione dei tessuti di sostegno e nella loro protezione. Ai lipidi non vanno riconosciute solamente proprietà di riserva, ma recentemente sono state attribuite loro alcune funzioni insostituibili. Tra tutti i lipidi, i gliceridi costituiscono il 90/95% dei lipidi, alimentari, sotto forma di trigliceridi esterificati. Si può in generale che in natura esistono due forme d'acidi grassi: saturi (AGS) che prevalgono nel mondo animale e gli insaturi (AGP).

L'acido grasso sul quale sono state effettuate più ricerche è l’acido linoleico che svolge nell’organismo specifiche azioni la cui mancanza nella dieta, infatti, provoca alterazione del metabolismo, degenerazione grassa del fegato, aumento del colesterolo nel sangue etc; tuttavia anche eccessi porta a notevoli scompensi, quali per esempio l’iperstimolazione della tiroide. La quantità ottimale d'acido linoleico, dunque, è stata attentamente valutata in torno al 10/12% sulla quantità totale della dieta.

Gli acidi grassi polinsaturi costituiscono i trasportatori dei lipidi nel sangue: mancando questi, aumentano nel siero del sangue e nei tessuti gli esteri del colesterolo con acidi grassi saturi. Tutti i lipidi alimentari sono forniti delle vitamine polisolubili. I lipidi non utilizzati sono accumulati come riserve. Una volta depositati il loro uso è lento: un grammo di lipidi sviluppa 9 Cal contro le 4 Cal dei glucidi.

Digestione: è fondamentalmente legata a due fattori, al grado d'insaturazione e al punto di fusione. Il miglior modo di consumare i lipidi alimentari, come condimento, è il cosiddetto "a crudo".

Ruolo della nutrizione nel lavoro muscolare: una dieta ricca di grassi diminuisce la resistenza al lavoro. L'utilizzo dei grassi porta ad un lavoro superiore in quanti si consumerà più ossigeno per bruciarli rispetto ai glucidi. Pertanto, occorre fare un lavoro aerobico doppio per bruciare la stessa quantità di calorie rispetto a quelle fornite dai glucidi.


GLUCIDI  o CARBOIDRATI



Sono un vasto gruppo di sostanze formate da carbonio, idrogeno e ossigeno. Sono necessarie al mantenimento dell’attività funzionale delle cellule e costituiscono il materiale strutturale e di riserve. Non tutti i glucidi sono sostanze che bruciano immediatamente, liberando energia; solamente i monosaccaridi possono farlo.

La principale fonte di glucidi è costituita da amidi, che sono polisaccaridi (molecole costituita da più monosaccaridi). Essi sono trasformati in monosaccaridi, ossia in unità fondamentali.

L’unità utilizzata dal muscolo per produrre energia e lavoro meccanico è il glucosio. I glucidi si possono accumulare sotto forma di glicogeno epatico e glicogeno muscolare.

Digestione: i glucidi sono digeriti e assorbiti dal duodeno, prima parte dell’intestino tenue, sotto tre forme; glucosio, galattosio. L’ingestione di forme più complesse, come l’amido di mais e le maltodestrine, fa compiere agli enzimi digestivi un lavoro, l’assorbimento avviene dopo un certo tempo.

Il tempo d'assorbimento del fruttosio e più lento di quello del glucosio, che é meno della metà.

Il glucosio è assorbito velocemente ed è regolato dall’insulina: innalza subito la glicerina migliorando il tono generale.

Il fruttosio, una volta assorbito, passa nel fegato dove svolge la sua principale attività. Quando è presente il glucosio, il muscolo non lo utilizza, la sua conversione è insulinico-indipendente. Il fruttosio può essere ossidato oppure convertito in glicogeno, per essere accumulato nel fegato. Mentre il glucosio fornisce energia disponibile per tutte le necessità organiche, il fruttosio ha invece una sua disponibilità epatica, perciò, sul piano nutrizionale, i due monosaccaridi hanno funzioni differenti e complementari.

Ruolo nella nutrizione e nel lavoro muscolare: uno dei dati da considerare riguarda l’importanza dei glucidi nel mantenimento della glicerina. Secondo alcune ricerche l’assunzione di glucosio prima della prestazione fisica ritarda l’insorgenza dell'ipoglicemia; l’assunzione regolare ad intervalli di un’ora, consente di mantenere la glicemia a valori quasi normali. Altre ricerche sostengono lo stesso principio, ma che ricorrere alla regolare assunzione di glucosio, preferiscono affidarsi a preparazioni di glucidi non prontamente assimilabili, come ad esempio alcuni cereali che dovrebbero essere assunti qualche ora prima della prestazione. Questi preparati contengono anche altri principi, quali proteine e vitamine che consentono variazioni glicemiche ancora meno rilevanti.

VITAMINE

Le vitamine sono nutrienti e non energetiche; infatti, le vitamine fanno parte dei coenzimi. L’utilizzo dell’energia del cibo avviene attraverso un complesso di reazioni che sono tra loro concatenate. Affinché tali reazioni possano realmente avvenire, occorre la presenza di sostanze in grado di attivarle e renderle sufficientemente veloci: gli enzimi, che a loro volta hanno bisogno dell’apporto dei coenzimi.

Gli enzimi, essendo delle proteine, sono fabbricati dalla cellula a partire dagli aminoacidi; la maggioranza delle vitamine non è sintetizzabile dalle cellule, cosi’ da richiedere un apporto dall’esterno.

Quindi, senza le vitamine e i coenzimi non si possono formare e gli enzimi non possono catalizzare le reazioni biologiche, creando problemi da avitaminosi. Accenniamo all’importanza d'alcune principali vitamine.

Vitamine idrosolubili

Vitamina B1 o Tiramina: esplica la sua funzione fondamentale nel metabolismo dei glucidi (ciclo di Krebs). Senza la sua presenza si avrebbe accumulo d'acido lattico e piruvico. La fonte migliore è il lievito.

Vitamina B2 o Ribloflavina: è la parte attiva di coenzimi degli enzimi cosiddetti flavoproteine, che ossidano l’acido piruvico, gli acidi grassi e gli aminoacidi. La fonte migliore è il lievito.

Niacina o Vitamina PP: è contenuta in coenzimi associati ad un gran numero d'enzimi per la degradazione dei glucidi. La fonte migliore è il lievito.

Vitamina B6 o Piridossina: coenzima per la sintesi e la demolizione degli aminoacidi. Alcuni autori le attribuiscono importanza nel miglioramento del metabolismo muscolare e del muscolo cardiaco in particolare. La fonte migliore è il tuorlo dell’uovo.

Vitamina C o Acido ascorbico: una delle vitamine più importanti interviene negli scambi delle pareti dei capillari, ha azione antisettica, antitossica, attiva numerosi enzimi, influenza i metabolismi dei glucidi e lipidi, aumenta l’assorbimento del ferro nell’intestino. Le fonti sono d'origine vegetale.

Vitamina B o Biotina: e indispensabile in alcuni processi di conversione di sostanze importanti (ad es. acidi grassi). La fonte è il tuorlo dell’uova.

Vitamine B o Acido folico: interviene nel metabolismo degli aminoacidi ed acidi nucleici. La fonte è verdura, legumi.

Vitamina B12 o Cianocobalamina: interviene nel metabolismo dei glucidi e lipidi e nella protezione del sistema nervoso (azione neurotrofica).La fonte è tuorlo dell’uovo, carni e formaggi.

Vitamine liposolubili.

Vitamina A o Retinolo: è essenziale per una sana crescita dei denti e delle ossa e per sostituire gli strati superficiali della pelle, sia esterni sia interni. L’eccesso di vitamina A si deposita nel fegato. E’ assumibile come beta-carotene. e fonti sono carote, verdura, patate, fegato, burro, latte.

Vitamina D: favorisce la crescita e la mineralizzazione delle ossa. Infatti, aumenta l’assorbimento del calcio. La vitamina D si forma a partire dal colesterolo sotto la pelle esposta dai raggi solari (radiazioni ultraviolette). La vitamina D è chimicamente simile a due ormoni sessuali, estrogeno e testosterone, che influiscono anche sulla forma muscolare ed ossea; infatti, è probabilmente appropriato considerare la Vitamina D come ormone piuttosto che come vitamina. La fonte è l’olio di fegato di merluzzo.

Vitamina E o Tocoferolo: antiossidante e antitossico per le membrane delle cellule. Le fonti sono semi, verdure, margarina.


MINERALI
Permettono lo svolgersi di tre funzioni principali:

- partecipano alla formazione dello scheletro: calcio, fosforo, magnesio;

- entrano a far parte dei liquidi organici (sangue, linfa, sudore, gastrici): sodio, potassio, magnesio, cloro e fosforo;

- facilitano la formazione delle sostanze chimiche necessarie al metabolismo (ruolo del ferro e del fosforo nella formazione dell’emoglobina).

Accenniamo all’importanza di alcuni principali minerali.

CALCIO: rappresenta circa 1/6 del peso del corpo umano, poiché costituisce il 90% delle ossa e dei denti, il restante è necessario per la coagulazione del sangue, al corretto funzionamento del sistema nervoso e muscolare. Per essere assorbito richiede la vitamina D. Esso è ricco nelle proteine del latte.

FOSFORO: ha un ruolo importantissimo nella trasformazione dei cibi in energia. e’ necessario per la formazione dei tessuti e in particolare per e cellule cerebrali. Esso è ricco nel pesce.

MAGNESIO: entra nella composizione dello scheletro e aiuta l’azione degli enzimi. Ha importanza nella regolazione dell’eccitabilità neuromuscolare. L’astinenza di questo minerale porta a contratture muscolari (crampi, dolori intramuscolari) e ad un inadeguato assorbimento del Calcio e del Potassio. Esso è ricco nei cereali, frutta secca.

POTASSIO: e un importantissimo elettrolita che regola la quantità d’acqua trattenuta dalle cellule muscolari. La sua presenza è essenziale per la contrazione dei muscoli, per il metabolismo degli zuccheri e per un buon funzionamento del pancreas, oltre che delle surrenali.

FERRO: aiuta a produrre i globuli rossi nell’emoglobina che trasporta l’ossigeno, attraverso il sangue, dai polmoni fino alle cellule. Il ferro è immagazzinato nel fegato e, normalmente, un organismo che n'abbia abbastanza, può produrre la quantità di emoglobina necessaria. Ma nel caso di alcuni tipi di allenamento che necessitano di una maggiore irrorazione muscolare, per un aumento di massa stessa (come body building, velocisti), o nel caso è richiesto un maggior contributo della funzione respiratoria (come ciclismo, triathlon) si ha bisogno di un apporto maggiore rispetto ad un organismo statico. Esso è ricco nel tuorlo dell’uovo, legumi, spinaci.

ZINCO: è un minerale essenziale per un buon funzionamento degli organi sessuali, è importante anche per chi pratica il body building, per il metabolismo dell’acido lattico, per la contrattilità dei muscoli, per la sintesi delle proteine, per le reazioni enzimatiche di immagazzinamento del glucosio ed è necessario per la crescita delle cellule, oltre per la formazione del tessuto connettivo. Inoltre è necessario per assimilare le vitamine A e B12, facilita la cicatrizzazione. Esso è ricco nel fegato, manzo, crusca.


AMMINOACIDI E VITA, AMMINOACIDI E
SALUTE… AMMINOACIDI E SPORT



Gli aminoacidi sono i mattoni che costituiscono le proteine. Essi sono elementi nutritivi naturali ed essenziali. Senza di essi non c’è vita.

Gli aminoacidi sono lettere di un alfabeto la cui composizione crea più di 1000 tipi di proteine. Essi aiutano il nostro organismo ad essere efficiente ed in salute.

Le fonti di approvvigionamento degli aminoacidi sono le proteine e ora anche disponibili in aminoacidi cristallini in forma libera.

La funzione principale delle proteine alimentari è quella di fornire tutti gli aminoacidi necessari all’accrescimento, alla riparazione ed in genere al man5tenimento della struttura biochimica dell’organismo. Un’alimentazione sarà ritenuta bilanciata allorché presenterà giusta ed adeguata la gamma di aminoacidi essenziali o indispensabili. Attenzione! Un eccesso di proteine introdotte con l’alimentazione potranno aumentare la produzione di sostanze azotate (sotto forma di ammoniaca, urea, acido urico). Gli aminoacidi in forma libera consentono di saltare alcune tappe del processo metabolico (formazione di prodotti di rifiuto, quali l’ammonio, la cadaverina).

Uno dei parametri per riconoscere la digeribilità della proteina è il Valore Biologico, ossia la quantità di azoto proteico fornito dalla proteina, oltre alle sue proprietà intrinseche, quali % di lipidi, % e spettro di aminoacidi, etc. finalizzati alla produzione dell’energia è detto metabolismo e può essere diviso in due momenti distinti e complementari.


Gli aminoacidi sono indispensabili nella dieta giornaliera per ricostruire proteine usurate, per ripristinare le energie perdute e per la biosintesi di altri aminoacidi. L’equilibrio tra le proteine e gli aminoacidi perduti ed acquisiti è definito Bilancio azotato.

L’assorbimento degli aminoacidi è un processo selettivo a livello gastrico e maggiormente nel piccolo intestino a livello duodenale ed infine a livello del colon. L’assorbimento di alcuni aminoacidi è influenzato dalla presenza o meno di altri aminoacidi. Possiamo dire quindi che tutte le proteine sono assorbite in aminoacidi in forma singola o peptide (piccole catene di aminoacidi). Le due forme sono diverse, ma entrambe valide, quelle in forma libera superano immediatamente la barriera intestinale e sono quindi disponibili subito, mentre i peptidi si scompongono a poco a poco diventando a loro volta liberi e pronti a costruire ed aiutare i vari tessuti, muscoli, pelle etc. Quindi la differenza che c’è tra le due forme è la stessa che c’è tra i carboidrati semplici e complessi.

Un'unione dei due tipi di aminoacidi, secondo alcuni studi clinici, ha dimostrato una ritenzione di azoto superiore di ben 16 volte agli aminoacidi semplici da soli, con i relativi guadagni in aumento di massa muscolare.

Il nostro organismo assorbe più rapidamente le forma L rispetto a suo corrispettivo D isomero.

L’assorbimento degli aminoacidi è garantito dal trasporto degli ioni-sodio. Vi sono almeno tre differenti sistemi di trasporto:

I sistemi di trasporto sono dotati di un'affinità molto maggiore per le forme L. E’ dimostrato che il coenzima della vitamina B6 (il piridossal-5-fosfato) è il sistema più usato per il trasporto degli stessi.
 



AMMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA 



Come abbiamo detto esistono circa 20 aminoacidi dei quali 8 detti essenziali in quanto non producibili dal nostro organismo. Negli 8 aminoacidi essenziali ve ne sono 3 detti "a catena ramificata" per la loro particolare struttura chimico-fisica: Leucina-Isoleucina-Valina. Essi costituiscono circa il 33% della massa muscolare fibrillare. La funzione degli aminoacidi ramificata (in breve B.C.A.A.) hanno una duplice funzione di approvvigionamento energetico.

I BCAA non vengono, come la maggior parte degli altri aminoacidi, metabolizzati a livello epatico bensì’ svolgono un ruolo importante nel tessuto muscolare.

La LEUCINA è un aminoacido importante nell’anabolismo muscolare; essa è in grado di prevenire lesioni muscolo-tendinee, incrementando lo stato di viscoelasticità del muscolo e del tendine stesso. La vitamina B6 è un fattore necessario per la produzione di energia e per la sintesi aminoacida; essa è fondamentale per il perfetto metabolismo della Valina.

La VALINA e un aminoacido che può indurre senso di tranquillità e sicurezza dovuta all’incremento della sintesi di serotonina (ormone della sicurezza).

La ISOLEUCINA è un aminoacido che regola glicemia e la conversione degli aminoacidi in glicogeno muscolare, e in energia.

L’assunzione di aminoacidi ramificati andrebbe eseguito dai 60-90 minuti dopo il termine dell’anabolismo.
 



REFERENZE 
  1. p.HARDY IN g.c. Barrett, ed; Chemistry and Biochemisrty of Amino Acids, Champman and Hall, London, 1985, Chapt. 2;
  2. B. Alberts andco’eds; Molecolar Biology of the Cell, 2nd ed; Garland Publiching, New York, 1989;
  3. N.S. Scrimchow and A.M. Altschuyl, eds; Amino Acids Fortification of Protein Foods, Massachusetts Istitute of Tecnology Press, Cambridge, mass, 1971;
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  5. Amino Acidi Content of Food & Biological Data on Protein, Food & Arg. Org. Of the United Nations, 1081;
  6. Harper, A., et al Brancged-chain amino acid metabolism. Annual Reviews of nutrition 4: 409-454, 1984;
  7. Pandolfi A., Aminos for life – a tribute to linus Pauling, ed. Ernesto C., 1985;
  8. Ubaldo C., Nutritione e sport, ed. Clesav, 1978;
  9. Onorato V., "Tutto…..sull’alimentazione per lo sport", A.O. Roma, 1993.



ATTIVITA’ FISICA E FISIOLOGIA MUSCOLARE 

Diamo qui di seguito un breve cenno sulla composizione dei muscoli.

Ogni attività muscolare è caratterizzata da una particolare spinta energetica. E’ opportuno un breve richiamo sulla tipologia dei muscoli implicati per stabilire le fasce di consumo e le fonti energetiche suddivise per ogni fascia.

I nostri muscoli sono formati da tre tipi di fibre che forniscono tre tipi di tetano, cioè di contrazioni muscolari.

Le FIBRE ROSSE o LENTE utilizzano come fonte di energia principale i lipidi, sono allenabili ed ipertrofizzabili (aumento del diametro e delle loro proteine contrattili) e presentano un tipo di contrazione isometrico-statico necessario negli sport di forza statici come il body building.

Le FIBRE ROSSE o LENTE sono ricche di mitocondri, dove avviene la degradazione ossidativa dei glucidi e di mioglobina, utilizzano principalmente glucidi come fonte di energia in fase aerobica. E’ del tipo isometrico-dinamico la loro contrazione, ad esempio nella frenata di deposito al suolo di un peso ed è impiegata negli sport di resistenza come il ciclismo, il triathlon.

Le FIBRE BIANCHE o RAPIDE sono impostate sul metabolismo aerobico, utilizzando glicogeno con formazione di acido lattico, nono sono ipertrofizzabili e presentano la cosiddetta contrazione isotonica tipica degli sport intensivi, di scatto come i velocisti e i tennisti.

Possiamo dire, quindi, che non tutte le fibre di cui i muscoli sono dotati funzionano allo stesso modo né utilizzano gli stessi materiali energetici di partenza.

Ogni fibra muscolare è formata da sotto unità chiamate miofibrille (vedi figura).La sostanza liquida contenuta tra le miofibrille, detta sarcoplasma, ha la composizione del normale liquido intercellulare, con vari sali ed in particolare potassio; sono presenti in soluzioni gli enzimi ed i coenzimi necessari per la degradazione anaerobica dei glucidi.

Attività fisica ed aminoacida. Correttamente programmato, l’esercizio fisico svolge un’azione anabolizzante ideale, stimolando le ghiandole endocrine senza alcun pericolo, se non quello del sovrallenamento. Bisognerà definire un allenamento adeguato adatto ad ogni singolo caso e che preveda periodi sufficienti di riposo in funzione delle capacità individuali di recupero. Gli aminoacidi somministrati contemporaneamente a vitamine e minerali hanno un’azione sinergica positiva: l’organismo è tarato per funzionare ad un livello superiore. Alcuni aminoacidi provocano un aumento importante di secrezione di GH, vantaggio notevole se si vuole aumentare di volume e forza, senza ingrassare. Alcune sostanze hanno azioni vitaminiche utili e facilitano la digestione, la produzione di energia, il recupero e la rigenerazione intercellulare. E’ il caso di enzimi e coenzimi.

Si sa che i muscoli consumano anche aminoacidi secondo la dieta e dell'età e dell’esecizio fisico.

Gli aminoacidi non sono accumulabili come riserva e sono sottoposti ad un processo continuo di sostituzione. Esistono perdite di aminoacidi soprattutto di 8, definiti essenziali che devono essere introdotti dall’alimentazione.

L’esercizio fisico ha un ruolo anabolizzante fondamentale. Senza esercizio i muscoli si atrofizzano.

L’esercizio produce una ritenzione azotata e un livello elevato di assunzione aminoacidica aumenta aumenta ugualmente il potenziale di sintesi. Lo stato neuroendocrino è modificato dall’entità di aminoacidi assunti e dall’intensità dell’esercizio.

Ricordiamo che l’ormone della crescita (GH) è prodotto della parte anteriore dell’ipofisi. Esso agisce sostanzialmente sulla sintesi proteica delle ossa e dei muscoli. Aiuta a distruggere le riserve di grasso e a costruire il muscolo.


GLOSSARIO
Liposolubili: vitamine che si sciolgono nei grassi.

Trigliceridi: acidi grassi la cui struttura muscolare è costituita da tre molecole di glicerolo.

Poliinsaturi: acidi grassi che si trovano nel mondo animale.

Monosaccaridi: molecola semplice di cui è composto il glucosio ed il fruttosio.

Amidi: forma dei glucidi. E’ costituito da un insieme di molecole più semplici.

Ammonio: sostanza tossica che si produce durante l’attività fisica.

Carboidrati: elementi nutritivi che apportano energia.

Glicemia: livello di glucosio nel sangue.

Glicogeno: è la riserva energetica sotto forma di glucosio attinta dai carboidrati depositato nel fegato e nei muscoli,

Enzima: molecole di proteina che permettono la demolizione di proteine più complesse e di carboidrati.

Coenzima: molecole che servono al funzionamento degli enzimi. Sono vitamine e ioni.

Idrosolubili: vitamine che si sciolgono in acqua.

B.C.A.A.: Branched Chain Amino, che significa aminoacidi a catena ramificata; che sono: Leucina, Isoleucina, Valina.

GH: "Growth Hormone" ossia: ormone della crescita, sostanza chimica prodotta e rila sciata dall’ipofisi.

Ipofisi: ghiandola a secrezione interna localizzata nella testa in stretta connessione con l’ipotalamo.

Dipeptide: molecola costituite da due molecole elementari di aminoacidi.

Tripeptide: molecola costituite da tre molecole elementari di aminoacidi.

Insulina: indica la quantità di zuccheri nel sangue, in stretta connessione con la glicemia.
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